2020: anno delle OLIMPIADI e dei miei primi 40 anni di carriera!

2020: anno delle OLIMPIADI e dei miei primi 40 anni di carriera!

Ogni inizio nuovo anno creo un nuovo motto, un piccolo mantra che ci accompagnerà nella pratica per il resto dell’anno, è già stato l’anno della FORZA, del RISPETTO, dell’INTELLIGENZA, dell’EQUILIBRIO, del MIGLIORAMENTO e tanti altri.

Un motivetto semplice che ci vuole esaltare e spronare all’attività nella nostra speciale disciplina marziale: il karate.

Con gioia abbraccio il 2020 che mi ha portato a vivere i primi 40 anni di pratica continua, senza ripensamento alcuno, a volte senza freni, a volte con mille pensieri e problemi ma mai demotivanti anzi sempre costruttivi.

Ed è così che desidero salutare il nuovo anno, un anno importantissimo per me e di riflesso per tutti gli istruttori e praticanti della nostra bella scuola perchè oltre al mio personale traguardo è anche l’anno delle prime OLIMPIADI per il karate, una data storica!

PS: IL LOGO OLIMPICO HA IL SIGNIFICATO CHE OGNI RETTANGOLINO CHE COMPONE IL DISEGNO RAPPRESENTA LE DIFFERENZE DI CULTURA E DIFFERENTI NAZIONALITA’ E SIMBOLEGGIA – L’UNITA’ NELLA DIVERSITA’

 

Vi ripropongo uno scritto che feci ad agosto 2016, quando finalmente il nostro sogno olimpico si realizzò:

  FINALMENTE IL KARATE POTRA’ CALCARE I TATAMI OLIMPICI!!

Le Olimpiadi sono e saranno sempre il sogno di tutti gli atleti agonisti del mondo,

rappresentare la propria disciplina e la propria nazione, un orgoglio immenso!

Finalmente potranno finire tutte quelle asserzioni positive e negative del tipo:

1) le Olimpiadi non ci interessano perchè il karate è un’arte marziale non uno sport.

E potrà finire chi di contro asserisce:

2) senza le Olimpiadi il karate è destinato a morire!

Ai primi una piccolissima e semplice constatazione: anche il gioco degli scacchi è matematica ed arte purissima,

ma ciò non disturba il gioco dei nonnetti nei circoli, nei ricoveri o a bordo strada o i ragazzi nei ricreatori o nelle scuole…è bello ed istruttivo giocare a scacchi e basta

ed i grandi agonisti del gioco non si vedono defraudati od offesi da questa sana pratica!

Ai secondi: il karate non può morire, finché l’uomo avrà la necessità di difendersi ed il desiderio di allenarsi, studiare, realizzarsi e conoscersi profondamente..

                    …muore solo il desiderio umano che spegne la passione!

Il karate si può fare in tanti modi e la sua bellezza è proprio nella sua grande duttilità e capacità di accogliere tutti quanti, la sua enorme elasticità,

che passa dalle sue origini storiche ed arriva alle nuove ricerche scientifiche.

Passa dai corsi scolastici e prescolastici intesi come formazione motoria, passa dalle palestre, palestrine, sale, salette, corridoi, strade, piazze..veicolo di chiunque abbia desiderio di dimostrare, raggruppare e condividere la “sua” specialissima arte;

Passa dai corsi di formazione, dai passaggi di grado, dalle competizioni e da tutti i percorsi didattici specialistici;

Passa da simposi, conferenze, congressi, saggi, dimostrazioni e persino dai convivi e dalle feste dedicate;

Passa come mezzo educativo completo;

Passa..se vuole passare ovviamente..il karate non ha le gambe e non ha la bocca per esprimersi..

il karate parla attraverso tutti gli appassionati, i maestri, gli istruttori ed i collaboratori preziosi, dagli atleti e dai simpatizzanti;

parla e si esprime anche attraverso tutti i parenti che condividono la passione ed il tempo trascorso nelle palestre.

Il karate parla proprio a tutti!

E’ sarà un vero piacere ed orgoglio poter seguire ed applaudire i nostri ragazzi italiani che ci rappresenteranno alle Prime Olimpiadi

che ci faranno soffrire e piangere.

Fortunati loro, giovani talenti, che scriveranno le pagine della nostra storia!

..e allora che aspettiamo…ALLENIAMOCI INSIEME…E GODIAMOCI LO SPETTACOLO!

Osu Oss

M° Anna Devivi